Come sono le stazioni di servizio in Giappone?

Negli anni '90, visitare una stazione di servizio in Giappone era un'esperienza unica. Squadre di addetti in uniforme — uomini e donne — accoglievano gli automobilisti con grande cordialità. Oltre a rifornire il veicolo, pulivano i parabrezza, raccoglievano i rifiuti e svolgevano queste attività con simpatia ed efficienza. Questa era la norma, e il servizio impeccabile faceva parte della cultura giapponese dell'ospitalità.

Oggi, tuttavia, questa realtà è cambiata. La maggior parte delle stazioni di servizio in Giappone è diventata self-service e funziona 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il cambiamento riflette l'avanzamento tecnologico, il cambiamento nel comportamento dei consumatori e la crescente transizione verso veicoli elettrici e ibridi.

Declino delle stazioni di servizio in Giappone

Nel 1994, il Giappone disponeva di circa 60.421 stazioni di servizio sparse per il paese. Tuttavia, questo numero è diminuito drasticamente e oggi ci sono circa 35.000 stazioni in funzione. Questa riduzione di quasi 50% è attribuita a diversi fattori:

  • Aumento dell'uso di veicoli elettrici e ibridi: Ci sono già più stazioni di ricarica per questi veicoli che pompe di benzina in Giappone.
  • Efficienza del trasporto pubblico: Il sistema ferroviario del paese è altamente efficiente e molti preferiscono treni e metropolitane invece delle auto private.
  • Cambiamenti tecnologici: La popolarizzazione delle stazioni self-service, che richiedono meno personale e spazio, ha contribuito alla chiusura delle stazioni tradizionali.
Come sono le stazioni di servizio in Giappone?

Esperienza nel self-service giapponese

I punti self-service sono indicati dalla parola セルフ (serufu) su cartelli all'ingresso. In questi luoghi, gli automobilisti sono guidati da macchine moderne che spiegano, o dopo o, come effettuare il rifornimento.

Nonostante l'automazione, c'è sempre un assistente in loco per aiutare in caso di dubbi. Il pagamento può essere effettuato in diversi modi:

  • Denaro (現金で – Genkin de).
  • Carta di credito (クレジットカードで – Kurejito Kaado de).
  • Carte dei carburante, che offrono vantaggi come sconti.

Tipi di combustibile disponibili

Le stazioni di servizio giapponesi offrono tre principali tipi di carburante:

  1. Gasolio comune (レギュラー – Regyurā): Carburante più popolare.
  2. Gasolio (ハイオク – Haioku): Conosciuta come benzina 4 stelle, ha un'ottanizzazione maggiore.
  3. Diesel (gasolio – Keiyu): Utilizzato in veicoli diesel e autobus.

Tecnologia e comodità

Anche nei distributori self-service, l'esperienza è efficiente e sicura. Molti hanno sistemi che riconoscono il tipo di combustibile corretto per il veicolo, evitando errori. Inoltre, l'ambiente è pulito, ordinato e con servizi aggiuntivi, come il lavaggio automatico e casse automatiche per i pagamenti.

Prezzi della benzina in Giappone

I prezzi dei carburanti in Giappone variano, ma sono generalmente più accessibili rispetto a molti paesi occidentali grazie all'efficienza logistica e alla concorrenza nel mercato. Attualmente i prezzi sono intorno a:

  • Benzina comune: 140-170 yen;
  • Gasolio (ハイオク): 160-190 yen;
  • Diesel: 120-130 yen;

Queste fluttuazioni riflettono sia il mercato globale che le politiche interne di sussidi e incentivi all'adozione di tecnologie più sostenibili.

Vocabolario essenziale per posti in Giappone

Se hai intenzione di guidare in Giappone, ecco alcune espressioni utili che possono facilitare la tua esperienza in una stazione di servizio:

  • Gasoline station Stazione di servizio
  • 満タン (Mantan): Riempi il serbatoio
  • 現金で pagare in contanti
  • クレジットカードで (Kurejito Kaado de) Pagare con carta di credito
  • 灰皿 (Haizara): Cenere
  • ガソリン / レギュラー (Gasorin / Regyurā) benzina normale
  • ハイオク (Haioku): Benzina
  • 軽油 (Keiyu): Diesel

Futuro delle pompe di benzina in Giappone

Con il continuo avanzamento dei veicoli elettrici e ibride, si prevede che le stazioni di servizio tradizionali continueranno a diminuire in numero. Le stazioni di ricarica rapida stanno diventando una visione comune, con grandi reti, come la ENEOS, che già investono in infrastrutture per soddisfare questa nuova domanda.

D'altra parte, la transizione è graduale. Molti giapponesi dipendono ancora dalle auto a benzina, specialmente nelle aree rurali dove il trasporto pubblico è meno accessibile.